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Sara Gama: l’Icona che ha trasformato il calcio femminile

L’addio alla nazionale Italiana

Nel vasto panorama dello sport poche storie hanno la capacità di penetrare così profondamente nella nostra coscienza collettiva come quella di Sara Gama, la capitana della Nazionale Italiana di calcio femminile, che ha recentemente annunciato il suo addio dopo quasi due decenni e 140 presenze in maglia azzurra. Scopri di più sulla sua storia con lo speciale “Numero 3, Sara Gama” su raiplay.

Ma ciò che renderà indelebile il suo ricordo non sono solo i numeri o i record, bensì il suo impatto sulla trasformazione del calcio femminile italiano, conducendolo verso il professionismo.

Nel 2018, di fronte al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, Sara dichiarava con fermezza:

“Noi ragazze abbiamo avuto una forza in più che ci ha mosso con moto costante ed è la forza che solo la capacità di sognare qualcosa di più grande ti può dare, questa forza è il coraggio di pensare di cambiare il volto del nostro sport in Italia”.

I principi

Lo sport è molto più di una mera competizione. È un terreno fertile per la crescita personale, l’autostima e il rispetto, e Sara Gama ne ha fatto un esempio tangibile. La sua leadership in campo e la dedizione alla maglia azzurra hanno ispirato intere generazioni di giovani giocatori e giocatrici, dimostrando che il calcio non conosce genere.

Il calcio è uno sport che ha la capacità di:

  • Unire
  • Ispirare
  • Trasformare

La decisione di Sara di abbandonare la Nazionale femminile è stata difficile, ma ha lanciato un messaggio potente. È il segno di quanto lavoro e sacrificio siano necessari per raggiungere i propri obiettivi, ma anche della necessità di bilanciare la carriera sportiva con gli altri aspetti della vita. Approfondisci l’argomento nell’articolo della Gazzetta dello sport.

Per i nostri giovani, il messaggio di Sara è chiaro: il successo richiede impegno e sacrificio, ma non deve mai compromettere il proprio benessere o la propria felicità. È fondamentale perseguire i propri sogni con determinazione, ma anche essere consapevoli delle proprie priorità e limiti.

Le donne e lo sport

In un mondo dove le donne dello sport spesso devono lottare per il riconoscimento e il rispetto, l’esempio di Sara è ancora più significativo. Dimostra che le donne possono eccellere nel calcio e in ogni altro campo, ma devono anche affrontare sfide uniche e complesse.

In conclusione, la storia di Sara Gama ci ricorda il vero valore dello sport e il potere dell’esempio femminile. È un promemoria che il calcio è molto più di un gioco. È un’opportunità per crescere, imparare e ispirare. Mentre salutiamo Sara per i suoi straordinari contributi alla Nazionale italiana di calcio femminile, continueremo a celebrare il suo impatto duraturo sulle generazioni future di giocatori e giocatrici. E, soprattutto, continueremo a rendere il calcio uno sport per tutti e di tutti!

Come dice Sara stessa:

“Alle bambine dico di fare lo sport che vogliono. Calcio compreso, senza ascoltare nessun altro”

E in questo semplice ma potente messaggio risiede il cuore della sua eredità al mondo dello sport femminile italiano.

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Volley femminile: Conegliano vince su Milano

La coppa Italia approda in Veneto per la 6^ volta.

Il 18 febbraio, a Trieste, si è giocata l’emozionante finale di Coppa Italia Freccia Rossa 2024. Ad aggiudicarsi la vittoria la Prosecco Doc Imoco Conegliano, contro l’Allianz Vero Volley Milano.

La composizione delle squadre sfidanti erano le seguenti:

Prosecco Doc Imoco Conegliano

  • Piani
  • Plummer 13
  • Robinson-Cook 14
  • De Kruijf 1
  • Gennari 2
  • Lubian 11
  • De Gennaro (L)
  • Haak 23
  • Wolosz
  • Lanier
  • Fahr 9
  • Squarcini (N.E.)
  • Bugg (N.E.)
  • Bardaro (L) (N.E.)
  • All. Santarelli.

Allianz Vero Volley Milano

  • Cazaute
  • Malual
  • Heyrman 1
  • Folie 7
  • Orro 3
  • Rettke 12
  • Bajema 3
  • Sylla 10
  • Egonu 35
  • Daalderop 2
  • Candi
  • Castillo (L)
  • Prandi (N.E.)
  • Pusic (L) (N.E.)
  • All. Gaspari

È la sesta volta che la squadra veneta si aggiudica l’ambito trofeo, di cui le ultime 5 consecutive, oltre ad essere anche il 14° trofeo consecutivo vinto.

Il match

Il Pala Trieste ha ospitato questo emozionante match di volley che ha attirato ben 6.700 spettatori. Questo è il segnale che lo sport piace ancora, e non solo il calcio!

Rivivi le emozioni del match, conclusosi per 3-2 (25-21; 22-25; 25-19; 19-25; 15-10), in questo articolo della Lega Volley femminile, con tutte le azioni minuto per minuto.

Le squadre di Volley sono un bell’esempio di inclusività sportiva, di come l’integrazione di persone diverse possano creare un intero che è più della somma delle sue parti. È questo che vogliamo vedere, non solo nello sport, ma anche nelle nostre città e tra i nostri giovani. La consapevolezza che l’inclusione e il rispetto per gli altri può arricchirci tutti!

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Sinner: Numero 3 al Mondo!

La scalata di campione

Con la vittoria a Rotterdam, Sinner si classifica 3^ nella classifica dei Migliori Giocatori di Tennis al mondo. Approfondisci questa partita con l’articolo della Gazzetta dello Sport.

Lui è l’emblema dello sport che ci piace, dei risultati frutto di lavoro duro e del motto “Never give up”!

A soli 22 anni ha già conquistato 12 premi, sbaragliando di fatto tutti i precedenti record italiani. E voi?  Ve lo aspettavate?

  • 14 novembre 2020 – Sofia Open
  • 7 febbraio 2021 – Great Ocean Road Open a Melbourne
  • 8 agosto 2021 – Washington Open
  • 3 ottobre 2021 – Sofia Open
  • 24 ottobre 2021 – European Open ad Anversa
  • 31 luglio 2022 – Croatia Open Umag
  • 12 febbraio 2023 – Open Sud de France a Montpellier
  • 13 agosto 2023 – Canadian Open a Toronto
  • 4 ottobre 2023 – China Open a Pechino
  • 29 Ottobre 2023 – Vienna open
  • 28 gennaio 2024 – Astraulian Open a Melbourne
  • 18 febbraio – Rotterdam Open

Possiamo osservare come, dall’estate del 2023 fino ad oggi, Sinner abbia mantenuto un livello di performance altissimo nel corso di diverse competizioni.

Il talento è sufficiente?

Ma non solo bravura: Sinner si conferma un professionista. Talentuoso, certo, ma la sua bravura risulta ancora più affinata grazie alla sua perseveranza e alla sua concentrazione. Le doti naturali, infatti, vanno coltivate e mantenute vive nel tempo. Nella società odierna dove si vorrebbe avere tutto velocemente e dove la capacità di attenzione si è ridotta ai minimi termini, trovare la perseveranza e la voglia di rialzarsi sono già delle vittorie.

In un mondo in cui si preferisce l’apparenza alla sostanza, lui è la “meglio gioventù”, rifiutando di partecipare al Festival di Sanremo per mantenere l’attenzione alla sua carriera. E alla fine il suo ragionamento è stato premiante.

L’insegnamento che possono trarne i nostri giovani campioni? Perseguire i propri obiettivi con determinazione e dedizione ci da’ la possibilità di arrivare più in alto di quanto avremmo mai immaginato! Le sconfitte sono inevitabili, ma quello che conta è il sapersi rialzare e rimettersi in gioco.

Citando proprio Sinner, al tuffo con salto mortale riuscito al primo colpo: “Quando sei in aria, prova a pensare di dover fare due giri. Vedrai che riuscirai a farne almeno uno per intero”. Leggi l’articolo di Federico Ferrero che racconta proprio di Jannik.

Continua così Jannik, l’Italia è con te!

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